domenica 27 luglio 2014

Rospo Smeraldino (Bufo viridis)

Il Rospo Smeraldino (Bufo viridis)  é abbastanza comune nella pianura padana e sui rilievi eccezionalmente fino a oltre 1.700m di quota, e spesso lo si può incontrare sulle dune sabbiose, nei retroduna, e perfino sulla spiaggie emerse, a ridosso della linea di battigia. Si riproduce, tra marzo e agosto, nelle piccole raccolte d'acqua dolce o salmastre interdunali. In particolare nelle giornate più umide e fresche, e nelle ore notturne, anche in piena estate, esemplari di questa specie girovagano per le dune a caccia di piccoli invertebrati, come vermi, e tutto quello che riesce a catturare.  Il rospo smeraldino è in grado di emettere un richiamo piuttosto forte, simile al trillo dei grilli; i maschi in riproduzione tendono a "cantare" in gruppi numerosi come le rane verdi.

Descrizione 
È più piccolo del rospo comune, infatti raggiunge al massimo i 10 cm, restando più frequentemente attorno ai 7 cm. La colorazione è molto variabile: marrone o bianco con chiazze verde smeraldo. Frequentemente la sua livrea è impreziosita da puntini rossastri. Le ghiandole parotoidi si trovano, come nel rospo comune, sul collo, ma sono più allungate.



E' pericoloso?
Se disturbato, può rilasciare l’urina al fine di alleggerirsi ed essere così facilitato nella fuga: all’occorrenza è in grado di saltare più agilmente e frequentemente del Rospo comune. Se è vittima di un tentativo di predazione o di disturbo intenso, il Rospo smeraldino emette dalle ghiandole del dorso un veleno biancastro che odora di aglio, la bufalina, che agisce sulle mucose (boccale, nasale, e anche sugli occhi), infiammandole. Spesso il predatore è così indotto a sputare l’animaletto, che può allontanarsi incolume.

Se lo vedete osservatelo senza avvicinarvi troppo e lasciatelo nel suo ambiente senza cercare di catturare l'animale o di stressarlo.

Il rospo smeraldino è protetto dalla convenzione di Berna per la salvaguardia della fauna minore.

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domenica 27 luglio 2014

Rospo Smeraldino (Bufo viridis)

Il Rospo Smeraldino (Bufo viridis)  é abbastanza comune nella pianura padana e sui rilievi eccezionalmente fino a oltre 1.700m di quota, e spesso lo si può incontrare sulle dune sabbiose, nei retroduna, e perfino sulla spiaggie emerse, a ridosso della linea di battigia. Si riproduce, tra marzo e agosto, nelle piccole raccolte d'acqua dolce o salmastre interdunali. In particolare nelle giornate più umide e fresche, e nelle ore notturne, anche in piena estate, esemplari di questa specie girovagano per le dune a caccia di piccoli invertebrati, come vermi, e tutto quello che riesce a catturare.  Il rospo smeraldino è in grado di emettere un richiamo piuttosto forte, simile al trillo dei grilli; i maschi in riproduzione tendono a "cantare" in gruppi numerosi come le rane verdi.

Descrizione 
È più piccolo del rospo comune, infatti raggiunge al massimo i 10 cm, restando più frequentemente attorno ai 7 cm. La colorazione è molto variabile: marrone o bianco con chiazze verde smeraldo. Frequentemente la sua livrea è impreziosita da puntini rossastri. Le ghiandole parotoidi si trovano, come nel rospo comune, sul collo, ma sono più allungate.



E' pericoloso?
Se disturbato, può rilasciare l’urina al fine di alleggerirsi ed essere così facilitato nella fuga: all’occorrenza è in grado di saltare più agilmente e frequentemente del Rospo comune. Se è vittima di un tentativo di predazione o di disturbo intenso, il Rospo smeraldino emette dalle ghiandole del dorso un veleno biancastro che odora di aglio, la bufalina, che agisce sulle mucose (boccale, nasale, e anche sugli occhi), infiammandole. Spesso il predatore è così indotto a sputare l’animaletto, che può allontanarsi incolume.

Se lo vedete osservatelo senza avvicinarvi troppo e lasciatelo nel suo ambiente senza cercare di catturare l'animale o di stressarlo.

Il rospo smeraldino è protetto dalla convenzione di Berna per la salvaguardia della fauna minore.

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